Google Chrome: attenzione a Koblo

Il Web store di Chrome è il luogo dove possono essere scaricale le estensione, ovvero dei componenti aggiuntivi che vi permettono di migliorare la vostra esperienza di navigazione, aggiungendo funzionalità che non sono presenti normalmente in Google Chrome.

Attenzione a Koblo

L’estensione che ultimamente sta mettendo a rischio la sicurezza dei vostri dati si chiama koblo. Questa estensione ovviamente non è presente sul Web Store di Chrome ma è reperibile su Facebook. Essa è in grado di rubare le vostre credenziali di Facebook con estrema facilità. E non solo. In sostanza, subito dopo l’installazione, questo add-on può rubare praticamente qualsiasi credenziale di accesso in Google Chrome. Al momento Koblo sembra essere l’unica estensione appartenente a questa categoria di malware, ma non sarebbe corretto pensare che non ci siano presenti altre estensioni di questo tipo.

Koblo sostanzialmente si spaccia come un codec aggiuntivo per Chrome che consentirà ai suoi utenti di guardare un video collegato a un messaggio di Facebook. Una volta installato, le credenziali di Facebook verranno sottratte poiché per essere configurato vi chiederà di effettuare l’accesso a Facebook. Una volta rubate le vostre credenziali il malware si diffonde inviando messaggi a tutti i vostri contatti che sono online. Il messaggio in questione conterrà un link a un video, invitando al contempo gli amici a scaricare l’estensione. Il ciclo ovviamente si ripete ogni volta che qualcuno clicca sul link. Ma non è finita qui. Sebbene Chrome non permetta, nella maggior parte dei casi, di accedere al database delle password memorizzate, qualora si inseriscano le credenziali su un qualsiasi sito mentre l’estensione è attiva, queste verranno automaticamente rubate. Ed è proprio per queste capacità che rende il malware estremamente pericoloso.

Dunque per proteggervi il nostro consiglio è quello di scaricare solo estensioni dal web store ufficiale, poiché è la stessa google a verificare che le estensioni caricate non siano malware.

Se questo articolo ti è piaciuto, condividilo!

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *